tradimenti
Matrimonio rinnovato 1 - il capo del marito
di birbantotto
04.03.2022 |
22.470 |
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"- te lo metto in culo
- Se vuoi facciamo un patto
- quale?
- se resisti ancora 3 minuti me lo metti in culo ma comunque trasferisci Walter e lo promuovi
-..."
Walter era un uomo di 48 anni anni. La moglie Giovanna era sempre stata iper attiva sul lavoro ed in casa gestendo la crescita dei due figli. Dopo tanti anni stava finalmente riappropriandosi di se stessa. Aveva trascurato le sue esigenze ma era intenzionata a recuperare il tempo perduto. In pochi mesi aveva agito sul rapporto con il marito e le loro scopate erano tornate regolari e soddisfacenti ma Giovanna voleva anche fare nuove esperienze finche il fisico lo consentiva, finché la bella donna matura fosse stata appetibile ai più.
- walter hai mai pensato di tradirmi?
- tesoro no
- mai un pensiero? Mai un brivido vedendo una bella donna? Quella tua collega, Paola, quella te la saresti scopata!
- ma che dici?
- senti non prendermi in giro però, non essere banale e noioso, il patto era di essere se stessi e non tenere segreti
.. silenzio…
- walter! Cazzo rispondi, disse la donna sedendosi sul letto.
Avevano appena finito di fare l’amore e Giovanna per la seconda volta dopo tanti anni aveva voluto essere sodomizzata. Era venuta temando mentre aveva il cazzo in culo e Walter le masturbava il clitoride.
- si. Vero. Paola.
- Ecco il finto angelo!
- Ora non discutiamo però non ci ho scopato
- E certo non hai avuto le palle di affrontare il suo no
- A parte che magari era un si, non volevo tradirti, già erano anni difficili.
Giovanna rimase muta. Non avrebbe ammesso che poteva essere vero ma non voleva contraddirlo. Preferi accucciarsi tra le sue gambe e iniziare un lento pompino..
- Questo lo so fare bene solo io! Disse infine un attimo prima di succhiare profondamente la cappella del marito fino a farlo venire sulle sue labbra non perdendo nemmeno una goccia.
- Buona, la migliore che abbia mai bevuta.
-Che zoccola! Devi sempre ricordarmi che sei stata una gran pompinara da ragazza?
E si.. Giovanna da giovane fino a poco prima di sposarsi, anche durante il fidanzamento con Walter, raramente concedeva fica e culo ma certamente non avrebbe negato un pompino con ingoio a quasi nessuno avesse saputo chiederlo, amici ragazzi di turno o uomini conosciuti occasionalmente.
Alla vigilia del matrimonio l’aveva confessato a Walter promettendo che non l’avrebbe più fatto e cosi era stato.
Dopo anni seppe che una sera del periodo di fidanzamento aveva fatto una sontuosa pompa al suo capo ufficio che lo ricompensò con un trasferimento vicino a casa ed una promozione che pareva irraggiungibile.
Walter non conosceva i particolari, aveva preferito cosi, ovviamente.
Giovanna era andata a prenderlo al lavoro e davanti al palazzo incontrò il suo Capo a cui con sfacciataggine in malo modo chiese il perché al suo fidanzato non era stato concesso il trasferimento.
- Carina -rispose quell’affascinante uomo di quasi cinquant’anni che voleva scandalizzare la ragazza del suo miglior sottoposto, toccandosi vistosamente il,pacco- qui il capo sono io. Vuoi convincermi in qualche modo?
Lei si senti avvampare per l’offesa ma anche per la proposta nemmeno troppo celata e per la notevole fisicità mascolina che emanava il suo interlocutore.
- Perché, posso intercedere?
L’uomo rise, la prese per mano e dopo 5 minuti era seduto in poltrona a due uffici di distanza di Walter mentre Giovanna in ginocchio aveva liberato dallo slip il suo cazzo duro.
Lo leccò con avidità e la sua micetta spruzzò nettare sulle sue gambe nude. Lo ingoiò e lasciò che la soffocasse con ripetuti colpi di cappella in fondo alla gola. Lacrimava di sopra e si allagava di sotto.
Si sentiva porca, usata, violata e questo la eccitava tantissimo. Lavorò quel bel cazzo con le labbra, la lingua e le tette che aveva liberato mentre si toccava il clitoride. Si infilò due dita nella fica e continuo a fare il suo dovere.
La scena era altamente erotica. Un uomo maturo con i pantaloni calati seduto in ufficio mentre una ragazza con la gonna arrotolata e le tette fuori dalla camicetta praticava un profondo pompino mentre si masturbava.
Il Capo le sollevò la testa dal cazzo tirandola per i capelli.
- Ti voglio scopare
- non ci pensare
- sei troppo fica voglio fotterti
- non ho preso la pillola.
- te lo metto in culo
- Se vuoi facciamo un patto
- quale?
- se resisti ancora 3 minuti me lo metti in culo ma comunque trasferisci Walter e lo promuovi
- Troppo
- Cosa vuoi per quello?
- Che se vengo in 3 minuti ti bevi tutto mentre ti tengo la testa e poi me lo pulisci.
Giovanna si impegnò e dopo poco con sapienti colpi di lingua lo fece sborrare copiosamente. Come promesso gli concesse di tenere in cazzo affondato in gola. Bevve tutto e si eccitò cosi tanto della sua troiaggine che mentre lo ripuliva venne sbavando sopra quel bel cazzo maturo.
Il ricordo del fatto la mandò in estasi e costrinse il marito a leccarle la fica e quella sera venne per la seconda volta
PROSSIMO EPISODIO
Giovanna sverginata
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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